Montagna
Montagne della Duchessa
Del pi?to sistema del
Monte Velino che fa seguito a sud-est appartengono al
Lazio, non la pi?a vetta, il Velino, in senso stretto (2487 m.), ma i
Monti
della Duchessa (localmente noti con il solo nome
Monte Morrone, 2141 m.). Anche
qui si ha a che fare con un potente blocco di
calcari
cretacei, messi allo
scoperto per la quasi totale scomparsa dei
depositi terziari (elveziani) di
copertura. In rapporto alla maggiore altezza sono qui pi?ifesti i caratteri
di rudezza e asperit?ell? alta montagna: frequenti i
circhi uno dei quali
assai pi?io, ospita nel fondo del piccolo
Lago della Duchessa (1788 m.);
abbastanza ben conservati alcuni
lembi morenici,
dossi montonati ed anche,
eccezionali per l?Appennino, alcuni
massi erratici e valli ad U (Vallone di Teve).
Il limite delle nevi permanenti era nel
W?t;/a>, sul versante meridionale, intorno
a 1800-1900 metri. Dal Piano della Duchessa una lingua ghiacciata scendeva fin
verso i 1550 m., un?altra in
Valle Amara fino a 1450. Grandi
conoidi di
deiezione rivestono i calcari alla base, specie ad ovest e sudovest dove si
aprono due conche riempite di
materiali alluvionali il Piano di
Corvaro o
Cammarone e il Piano Pizzodente. Il fenomeno carico si presenta con
morfologie,
relitte da cicli d?erosione preglaciali, e con forme pi?vani sovrimposte a
quelle
glaciali (circhi trasformati in doline, inghiottitoi nel
morenico
calcareo). Nelle zone
cacuminali oltre i 2000 m,. sono presenti suoli da
novazione (a zole, a ghirlande). Ginepri, ed inferiormente faggete, coronano i
pi?i greppi, con piante secolari.
Montagne del Cicolano
Al piede di massicci Nuria-Duchessa, si estende la Regione detta
Cicolano, dal
nome degli antichi abitatori Equicoli, percorsa dal Salto affluente del Velino:
singolare regione fino a pochi decenni fa molto appartata che ha perci?conservato tipi di popolamento (numerosi piccoli centri e nuclei di modesta
entit?emografica), e conservati attraverso il Medio Evo e l?et?oderna
nonostante le vicende storiche non di rado assai tormentate, come ?ttestato
anche dai numerosi centri scomparsi o in rovina che costituiscono ivi pure un
elemento caratteristico del paesaggio. Al Cicolano si suole ascrivere anche la
Val de Varri, esempio tra i pi?picui d?Italia di una valle chiusa di
impostazione tettonica, modellata dall? epigenismo che ha prodotto l?
autosotterramento delle acqua, in un inghiottitoio entro i calcari cretacei.
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Tratto da:
LE REGIONI D'ITALIA
VOLUME UNDICIESIMO - LAZIO -1976
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